Cara Rosalia,
mi
mancherai lo so anche se non ci incontravamo spesso eri una così bella
anima da darmi ogni volta una specie di contentezza . Il sentirti
parlare, mai banale, mai volgare mai scontata e così piena di ironia mi
faceva pensare a te come ad una persona piena di “sentimenti” di quelli
che inducono a farsi domande e a darsi risposte anche le più scomode
anche le più difficili.
La parola che mi viene pensando alla tua morte così inaspettata così improvvisa così dolorosa , è risveglio, risveglio.
Mi viene pensando all’evento che colpisce improvviso e che ti induce a
prendere coscienza di dove siamo, cosa facciamo, dove andiamo, di quei
pensieri che sempre soffochiamo nel sogno in cui siamo immersi , quel
sogno doloroso che ci induce a trasformare tutto in cose, in realtà
materiali ed insignificanti, che ci induce a credere o a temere che sia
tutto qui tutto così inutile. Ma io penso sempre al momento in cui mi
hanno diagnosticato il cancro, il mio caro cancro, a quel momento in cui
mi sono sentito felice , irrazionalmente, forse follemente , forse
proprio pensando a questa parola : risveglio.
Ora
sei in quella realtà da cui è venuto Gesù, sei proprio con lui, proprio
con quel Dio che è venuto a risvegliarci con parole dure alla realtà
vera quella che sta oltre il sogno opaco e talvolta miserabile della
nostra esistenza terrena, lo ha fatto con parole dure , me ne vengono
alcune per certi versi terribili … “lasciate che i morti seppelliscano i morti …”
morti a cosa se non a questa realtà ignorata e dubitata che é il nostro
essere “animati” - vivi di una vita che non muore - vivi di una
speranza che non termina - vivi di un senso pieno dell’essere.
Ma
noi Signore non siamo morti perché la Tua parola ci risveglia
continuamente e neppure tu Rosalia sei morta ma ora “finalmente” vedi
il senso tutto di questa che noi chiamiamo confusione , dolore o nel
migliore dei casi Mistero e che tu ora chiami Grazia.
Non
portarti nulla di questo mondo, vai leggera come deve essere, mai
rimpianti, mai recriminazioni per quello che è stato o peggio per quello
che non sei stata ... è tutto giusto così me lo dice con forza il mio
cuore ma, quello si , porta con te il tuo “cuore di carne” , mai di
pietra, quella tua essenza di risvegliata , di innestata a Cristo e ora
che ci vedi nella nostra debolezza nella nostra povertà e ora che
capisci cosa sia essere liberi ed amare davvero, ti chiedo di amarci, di
esserci vicina perché anche noi vogliamo risvegliarci e non possiamo
farlo da soli ! Abbiamo bisogno di una voce che ci chiami e ci dica
“apri gli occhi “ come fa Gesù quando ce lo dice con veemenza quasi con
rabbia, perché a volte un addormentato va risvegliato così , a secchiate
d’acqua fredda: “.. se voi diceste siamo ciechi sareste salvi ma poiché dite io vedo firmate la vostra condanna …”
e dunque tu Rosalia aiutaci ad aprire gli occhi, già lo stai facendo
con la tua stessa vita ma fallo ancora sussurrando alla nostra anima in
ascolto di te, della tua dolcezza di madre e di donna, “apri gli
occhi”.